PER PRODURRE COSA?
L’incontro e il confronto fra i diversi attori dovrebbe produrre, anche grazie ad una forte attenzione al metodo e alla facilitazione dei gruppi, un elenco credibile e sostenibile di traguardi, di idee, di suggestioni, di pratiche su cui costruire, realizzare, finanziare progetti, servizi, risposte sulla disabilità nel nostro territorio. Queste tracce, unite alla matura attività di advocacy, possono contribuire a modificare in meglio la condizione delle persone con disabilità.
Obiettivo dell’iniziativa – della durata complessiva di un anno – è costruire un modello di inclusione per i prossimi anni realmente partecipato, in linea con il principio di sussidiarietà: un piano di azioni concrete e di progettualità innovative sulla base delle proposte e delle esigenze, mutate anche alla luce dell’emergenza sanitaria, delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle comunità.
CON CHI?
L’Agenda è aperta a tutti: volontariato, accademia, professionisti, profit, ordini professionali, organizzazioni sindacali, aziende, artigiani… La carta vincente è far incontrare visioni ed esperienze diverse. La Consulta delle Persone in Difficoltà offre il suo supporto ad un lavoro comune, di tutti, con chi ci sta, con chi ha qualcosa da proporre.
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