-
015_Pegaso Viaggio Nel Sociale, La CPD consulta si presenta
La nostra consueta rubrica di Pegaso oggi presenterà proprio Cpd Consulta, la Consulta per le Persone in Difficoltà.
In studio con noi Francesca Bisacco, presidente, e Giovanni Ferrero , direttore.
Conduce Lorenza Morello Giurista d'impresa. -
014_Pegaso Viaggio nel Sociale, Vol.To – Volontariato Torino
Vol.To – Volontariato Torino è un’associazione di secondo livello i cui aderenti sono esclusivamente Organizzazioni di Volontariato. Scopriamo insieme la storia, la nascita e quali sono i servizi offerti. Con noi in studio il Vicepresidente, Luciano De Matteis, e il Direttore, Stefano Meneghello. Conduce Lorenza Morello. -
013_Pegaso Viaggio nel Sociale, Disability manager: primi bilanci
Testo coordinato con gli emendamenti approvati, ai sensi articolo 44 comma 2 del Regolamento Consiglio Comunale Mecc. 2018 00827/130
REGOLAMENTO DELLA CITTÀ DI TORINO
DISABILITY MANAGER DELLA CITTÀ DI TORINO
Articolo 1 - Disability Manager della Città di Torino
1. Nell'ambito del Comune di Torino è istituita la figura del Disability Manager per l'attuazione
della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall'Italia con la Legge
n. 18 del 3 marzo 2009; con tale norma l'Italia ha così avviato un significativo processo di
cambiamento culturale e politico finalizzato a sostenere ogni azione utile alla promozione dei diritti
delle persone con disabilità e della loro piena partecipazione alla vita attiva della propria comunità.
Articolo 2 - Ruolo e compiti Disability Manager
1. Il/la Disability Manager, svolge un ruolo di monitoraggio delle politiche della Città e di
supporto ai Servizi dell'Amministrazione, senza sovrapporsi e/o sostituirsi ai competenti Uffici
dell'Amministrazione, attraverso una serie di azioni tra le quali rilevano quelle di seguito riportate:
a) promuove, all'interno dell'Amministrazione, una programmazione delle politiche pubbliche in
un'ottica di pari opportunità e di superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e
culturali;
b) promuove l'esercizio dei diritti e delle opportunità di accesso/fruizione dei servizi comunali da
parte delle persone con disabilità, con particolare riferimento ai diritti fondamentali, alla casa,
al lavoro, alla formazione, alla cultura, all'assistenza, alla tutela della salute, all'istruzione, alla
mobilità e allo sport, per quanto nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune medesimo;
c) promuove iniziative pubbliche di sensibilizzazione sui temi dell'accessibilità, delle
discriminazioni e disuguaglianze vissute dalle persone con disabilità, secondo una visione
interazionale e relazionale della condizione stessa di disabilità;
d) raccoglie le istanze dei numerosi organismi ed enti, con particolare riferimento alle
associazioni delle persone con disabilità, nel contesto delle forme istituzionalizzate di
concertazione come formalizzate con atti deliberativi;
e) elabora proposte e promuove iniziative congiunte ovvero coordinate con altri soggetti pubblici
e privati competenti nei temi in oggetto, per l'esercizio dei compiti di cui alla lettera a);
f) propone agli assessori/e e agli uffici competenti, protocolli di intesa con le Amministrazioni
interessate, utili a poter espletare le sue funzioni;
g) effettua azioni di coordinamento e condivisione con i e le Disability Manager presenti sul
territorio cittadino e nelle aziende partecipate dalla Città di Torino;
h) propone alla Città le Linee Guida cittadine sui diritti delle persone con disabilità e gli
eventuali aggiornamenti che si rendessero necessari; le Linee Guida, che saranno approvate
dalla Giunta Comunale con propria deliberazione, saranno oggetto di concertazione con le
associazioni rappresentative delle persone con disabilità nel contesto delle forme
istituzionalizzate di rappresentanza formalizzate con atto deliberativo;
i) si attiva con la collaborazione tecnica e amministrativa della Città per la stesura e
l'approvazione del P.E.B.A. - Piano di Eliminazione di Barriere Architettoniche;
j) monitora l'attività e le politiche dell'Amministrazione affinché sia adeguata, nell'ambito delle
risorse specificamente rese disponibili, a rispondere ai diritti delle persone con disabilità, nel
quadro dell'ordinamento locale, regionale e nazionale;
k) proporre un Piano di Azioni Positive per i e le dipendenti del Comune di Torino con
disabilità. -
012 - Pegaso visggio nel sociale - Prospettive del progetto WE TO
WE.TO – Welfare Torino è un progetto innovativo di welfare territoriale promosso da CPD - Consulta per le persone in difficoltà Onlus e Vol.To - Centro servizi per il volontariato, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino.
Il progetto si inserisce all'interno della misura 2 - “Progetti di innovazione sociale per il terzo settore”, la quale si prefigge di far emergere esperienze significative di imprenditorialità a valenza sociale e di stimolare la sperimentazione e il carattere innovativo dei servizi erogati da cooperative, imprese sociali ed enti del terzo settore.
In linea con tali orientamenti nasce il progetto WE.TO il cui intento è divenire un punto di riferimento per i cittadini della Città Metropolitana di Torino che cercano risposte adeguate alla cura e l’assistenza dei propri familiari anziani e/o con disabilità, integrando il servizio pubblico, volontariato e enti privati.
Nella puntata di oggi approfondiamo tali tematiche con la Prof.ssa Paola Torrioni e Silvia Vivaldi.
Conduce Lorenza Morello Giurista d'impresa. -
011_Pegaso Viaggio nel Sociale, I disturbi dello spettro autistico
Lettera di un padre Orgoglioso di Figlio Autistico
Sono Consigliere della CPD e faccio parte di tre associazioni di famiglie con figli autistici. Ma sono principalmente padre di uno splendido ragazzo di 18 anni, che vive quella condizione.
Sì ... perché l'autismo non è una malattia, men che meno contagiosa, se non in positivo, bensì, appunto, una condizione del dato individuo.
Ho recentemente letto della disavventura occorsa ad una decina di famiglie, ognuna con un soggetto autistico, totale 40 persone.
Avevano prenotato per tempo il cenone di Capodanno presso un albergo, che non citerò per non fare pubblicità in alcun modo, né positiva né negativa, e dal quale avevano ricevuto regolare conferma.
Solo in un secondo tempo l'albergo ha annullato la prenotazione, essendo venuto a conoscenza della presenza di Autistici. La motivazione sarebbe che quella condizione metterebbe a repentaglio la tranquillità degli altri Ospiti.
Il senso di sdegno è umanamente il primo che affiora. Personalmente però preferisco imbrigliarlo, perché ritengo che la cultura dell'autismo, come ogni cultura, la può trasmettere soltanto chi ne conosce i contenuti.
Detto questo, non giustifica l'approccio scorretto di chi non si informa e, in questo caso, ha paura di ciò che non conosce, come ha fatto l'albergo. Magari facendo lo sforzo di aggiungerci un minimo di sensibilità, visto che parliamo di esseri umani.
Al di là ed oltre il caso specifico, mi preme sottolineare che quando si parla di disabilità in genere e d'inclusione sociale, troppo spesso, quando và bene, ci si imbatte in approcci pietistici, per nulla funzionali ad una reale inclusione sociale.
Il discorso è troppo lungo da sviscerare in tutte le sue pieghe e non è questa la sede.
Mi preme solo sottolineare che, parlando di autismo, chi ha voglia d'impegnarsi a superare le proprie paure e preconcetti, scoprirà degli esseri umani eccezionali, pronti a donarsi interamente a chi semplicemente ha voglia d'impare la loro "lingua".
L'Autistico non vuole essere un peso per la società. Bensì una risorsa. Ha soltanto necessità di essere aiutato a farlo e ci riuscirà!
Ricordando che non tutti gli Autistici sono identici e ritornando al caso specifico, sono certo che quei genitori, conoscendo i propri figli, mai e poi mai li avrebbero messi in una condizione ambientale tale che procurasse loro disagio, con il rischio di generare reazioni incontrollabili e particolarmente turbative della tranquillità degli altri Ospiti.
Ho operato per trent'anni nel settore alberghiero, dei quali gli ultimi dieci come Direttore. Quindi conosco molto bene la cultura dell'Accoglienza, delle dinamiche e degli equilibri anche di coesistenza che regolano la soddisfazione della clientela, per definizione eterogenea in tutte le sue unità.
Con questo non mi sento di giudicare l'operato dei colleghi ma semplicemente di condividere alcune riflessioni.
Con tutto ciò che ho premesso mi vien da chiosare che, anche per gli altri Ospiti dell'albergo, questo Capodanno sarebbe stato veramente una festa fuori dagli schemi classici e anche, forse, un po' stantii dell'avere l'obbligo di divertirsi.
Gli Autistici avrebbero donato maggior colore che emana un calore particolare, difficilmente dimenticabile, anche riferito al luogo dove ciò sarebbe avvenuto.
Purtroppo hanno perso un'ottima occasione, come anche gli stessi Autistici.
Ultima riflessione che è anche un'azione di sensibilizzazione che ho iniziato ad intraprendere da poco a beneficio del mondo alberghiero al quale appartengo.
Non dovrebbe essere necessario ma, forse, è opportuno ricordare che l'Autistico ed in generale il disabile è un essere umano come tutti. Come tutti ha le sue particolarità che lo connotano. E come tutti ha dei diritti sanciti anche dal Diritto Internazionale.
Detto questo, l'etica professionale che sta alla base della cultura dell'accoglienza, non solo alberghiera, è quella che impone la soddisfazione delle esigenze della propria clientela tutta.
Il piacere dell'ottenerla per spirito di servizio, prima ancora che per il ritorno economico, è comunque componente fondamentale che influenza positivamente quest'ultimo.
Gli Autistici sono in vertiginoso aumento e già i numeri sono elevatissimi. Difficilmente l'Autistico viaggia da solo. Come vediamo anche dall'esempio del quale sto parlando, 10 Autistici hanno mobilitato altre 30 persone.
In "freddi" termini di Marketing questo viene tradotto in "interessante segmento di mercato".
Lascio alle proprie riflessioni ogni imprenditore dell'Accoglienza e non solo.
In alcune zone d'Italia gruppi di Albergatori si sono già organizzati con percorsi di Accoglienza Autismo Friendly.
Il processo di maggior penetrazione è ancora lungo ma questi sono segnali incoraggianti e noi saremo sempre a disposizione per stimolarli, promuoverli e sostenerli.
"Conosci l'Autistico. Fallo per te, non per lui!"
Dario Dadone -
010_Pegaso viaggio nel sociale, Tre uomini e una barca
Tre uomini in barca! Oggi nella puntata di Pegaso parliamo di accessibilità navale con Aldo Cichero (architetto navale e presidente tecnico di Asso Nautica Piemonte e Valle d'Aosta), Christian Tarasco (atleta di vela Classe 2.4, architetto e consigliere CPD) e Claudio Forgetti. Conduce Lorenza Morello -
09_Pegaso Viaggio nel Sociale, Accessibilità e Dimore Storiche
Accessibilità e luoghi d'arte. Una attenta riflessione con Michela Benente, Politecnico di Torino, Franca Mollo, Responsabile Castelli Aperti, Claudio Foggetti, Comune di Torino e Lorenza Morello, giurista.
Castelli Aperti, dal 1996, consente al pubblico di scoprire e visitare il ricco patrimonio culturale artistico e storico dei castelli, giardini, musei, palazzi, ville e borghi del Piemonte dalla primavera all’autunno. Rassegna di valorizzazione e di promozione dei siti storici, è nata grazie alla volontà della Regione Piemonte con le Province di Asti, Alessandria e Cuneo e, oggi, si è estesa a tutto il territorio piemontese e anche alla Regione Liguria, terra da sempre legata all’identità del territorio del basso Piemonte.
Al fine di rendere maggiormente concreto l’impegno per valorizzare l’arte e la cultura italiana è nata l’Associazione Amici di Castelli Aperti che si pone come obiettivo quello di creare un forte network di valorizzazione e di promozione di beni culturali diffusi sul territorio per aumentarne l’accesso e la visibilità.
L’Italia è una rete diffusa di grandi e piccoli capolavori che spesso non sono conosciuti e la cui difficoltà di accesso nasce anche dalla dispersione delle informazioni e da una comunicazione carente.
L’attività di Amici di Castelli Aperti si propone di promuovere un insieme di beni storici spesso gestiti con grande impegno quotidiano: diventare socio dell’Associazione consente di entrare a far parte di una comunità attiva di persone che sostengono, visitano i luoghi d’arte del Piemonte e della Liguria, diffondendo così, la consapevolezza di sentirsi parte di questo incredibile patrimonio d’arte e paesaggio. -
08_Pegaso Viaggio nel sociale, Non essere Autosufficienti
Oggi tema molto delicato che riguarda oltre 30.000 persone nella sola regione Piemonte.
Sono infatti oltre 30000 i malati non autosufficienti esclusi dalle cure sanitarie e socio sanitarie.
Nella puntata di oggi di Pegaso ne parliamo con Maria Grazia Breda, Presidente Fondazione promozione sociale onlus, il Dottor Giulio Fornero, dirigente medico presso l'ospedale Le Molinette di Torino.
In studio Claudio Foggetti e Lorenza Morello Giurista d'impresa. -
07_Pegaso Viaggio nel Sociale, Anche io voglio poter scegliere
Questa puntata di Pegaso esprime al meglio il tema scelto per quest’anno a favore della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
Si discute in studio con Claudio Gilardi, papà di Stefano Gilardi, Luca Nicolino, presidente Associazione I Buffoni di Corte ONLUS, Claudio Foggetti, Responsabile Servizio Passepartout del Comune di Torino. Conduce Lorenza Morello Giurista d'impresa. -
06_Pegaso Viaggio nel Sociale, WE.TO. Welfare Torino
Un progetto della CPD, Consulta per le Persone in Difficoltà, in studio con noi: Giovanni Ferrero, direttore CPD, Paola Torrioni, docente Uni.To, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Claudio Foggetti, Responsabile del Servizio Passepartout del comune di Torino. Conduce Lorenza Morello, giurista.
Cos'è WE.TO?
Progetto finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito della misura WE.CARE “progetti di innovazione sociale per il terzo settore”.
Progetto promosso da CPD, Consulta per le persone in difficoltà Onlus, organizzazione di volontariato di secondo livello, e Vol.To, Centro servizi per il volontariato. Collaborano al progetto Coldiretti Torino, Confesercenti Torino, Università di Torino – Dipartimento Cultura,Politiche e Società, Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda, Casternone.
WE.TO è l’acronimo di WELFARE TORINO e nasce dalla volontà di rispondere ai bisogni delle famiglie legati all’assistenza e alla cura dei propri famigliari anziani e/o con disabilità, persone che faticano a prendersi cura di se stessi in autonomia.
In Italia gli anziani non autosufficienti sono 3 mil e saliranno a 6 mil in 10 anni, portando il rapporto degli over 65 verso la fascia di età 15-64 anni dal 35 al 53%! Nell’ambito di un welfare statale che si è già rivelato inadeguato, nell’entità e nelle modalità in cui eroga aiuti.
Nella Città Metropolitana di Torino le percentuali sono peggiorative: il Piemonte e Torino sono tra le regioni/città più vecchie d’Italia.
Pochi numeri che rendono chiaro che ognuno di noi nel corso della vita si è trovato o si troverà ad affrontare la necessità di prendersi cura di un famigliare anziano e/o con disabilità. Da un’analisi dei fabbisogni dei caregiver emerge che tra le principali preoccupazioni vi è la difficoltà a reperire informazioni chiare, affidabili e tarate sul bisogno specifico.
Per questo WE.TO – IL TUO PUNTO WELFARE: vogliamo essere il punto di riferimento delle famiglie per trovare la soluzione personalizzata per la specifica necessità del momento.
Tre gli elementi che ci permettono di perseguire questo importante obiettivo.
L’esperienza trentennale di CPD a stretto contatto con il territorio, al servizio della salvaguardia del benessere e dei diritti delle persone in difficoltà,
Le collaborazioni con importanti realtà: l’Università di Torino, Dipartimento Cultura, Politiche e Società; attiva nell’analisi dei fabbisognI, Coldiretti Torino e Confesercenti Torino, che grazie al coinvolgimento attivo dei loro associati, stanno contribuendo ad approfondire i bisogni delle famiglie per offrire un supporto che risponda alle reali necessità delle persone.
La centralità della persona e da qui l’importanza di trattare ogni caso nella sua unicità, elemento distintivo e fondante di WE.TO che introduce la figura del care manager.
Il care manager è la persona che riceve la richiesta di supporto e che insieme alla famiglia identifica i servizi giusti per il bisogno della persona, mixando tra le opportunità offerte dal servizio pubblico, servizio privato e volontariato. Un vero e proprio direttore d’orchestra!
Questo permette di utilizzare al meglio le risorse che il territorio mette a disposizione dei cittadini da un lato e, dall’altro, conforta la famiglia, più tranquilla nel sapere che a guidare le proprie scelte in un ambito sconosciuto e dal forte impatto emotivo, vi è una persona competente, formata e informata.
I servizi posso essere vari: dall’assistenza domiciliare, aiutando a identificare la badante più giusta o anche un semplice aiuto per i pasti; a necessità infermieristiche a domicilio, come la somministrazione di farmaci ad esempio per post ricovero, passando attraverso il trasporto con mezzi attrezzati per favorire la mobilità in autonomia e, ultimo ma non meno importante, la consulenza per superare le barriere della burocrazia legate alle pratiche medico legali necessarie, ad esempio, per le situazioni di invalidità/disabilità.
Ma anche ricerca di un soggiorno di sollievo o di un centro ricreativo in cui continuare a coltivare la propria socialità, affinché l’aumento dell’aspettativa di vita non sia solo un prolungamento della vecchiaia ma, al contrario e ove possibile, il mantenimento di una vita sociale attiva.
La tecnologia, alla base della piattaforma WE.TO, svolge il suo ruolo più nobile, diventa cioè elemento facilitatore di accesso alle prime informazioni e non una barriera da temere. -
05_Pegaso Viaggio nel sociale: Il Nodo Territoriale Metropolitano contro le discriminazioni
Oggi un tema molto importate e sempre di grande attualità. La lotta alle discriminazioni. Incontriamo oggi Antonella Ferrero referente del Nodo territoriale metropolitano contro le discriminazioni. Il Nodo Territoriale Metropolitano contro le discriminazioni si articola nelle seguenti attività: accoglienza, orientamento e presa in carico delle persone segnalanti e gestione dei casi di discriminazione, attivazione e ordinamento dei Punti Informativi nell'ambito del territorio di riferimento della Città Metropolitana di Torino. La CPD sarà Punto Informativo per le discriminazioni relative alla disabilità.
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/nodo-territoriale-metropolitano-contro-le-discriminazioni -
04_Pegaso Viaggio nel Sociale: Sessualità e Disabilità
In studio con noi
Lorenza Morello e Claudio Foggetti.
Si ringrazia Paolo Severini per i contributi video tratti dal docufilm "L'Amore Vola".