21 / 07 / 2021
Gli “Special Olympic Games Invernali 2025“, i Giochi Mondiali Invernali 2025, in calendario dal 29 gennaio al 9 febbraio, sono stati assegnati a Torino. L’assegnazione dell’evento, rivolto ad atleti con disabilità intellettiva, è stata ufficializzata in occasione del Board Internazionale, cui ha preso parte anche Valentina Vezzali, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport.
Le gare e le sedi
La manifestazione coinvolgerà 3.125 atleti con disabilità intellettiva e coach, 3.000 volontari, migliaia di persone tra staff, personale medico, familiari, media, ospiti, delegati e oltre 300.000 spettatori. Otto le discipline sportive suddivise tra Torino, Bardonecchia, Sestriere e Pragelato. Le gare di sci alpino saranno a Sestriere; lo sci di fondo a Pragelato; la danza sportiva, il pattinaggio artistico, floorball, pattinaggio di velocità su pista corta a Torino; lo snowboard e la corsa con le racchette le da neve a Bardonecchia.
Le cerimonie ufficiali di apertura e chiusura sono previste nel capoluogo piemontese, nello Stadio Olimpico Grande Torino. Il logo di Torino 2025, creato per l’occasione, si compone di tre elementi: la Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino, e le Alpi che ruotano, formando un fiocco di neve, intorno al logo di Special Olympics. Lo slogan della candidatura relativa ai Giochi Mondiali Invernali, “The future is here”, trascina con sé una grande forza, che punta a costruire, attraverso il coinvolgimento di ognuno, in particolare dei giovani, un nuovo futuro, più inclusivo.
La ministra per le disabilità Erika Stefani: «Soprattutto sul tema delle disabilità, lo sport sarà la grande scuola per tutti al fine di favorire un’effettiva inclusione che avvii una piena trasformazione culturale nel nostro Paese». La Sindaca di Torino, Chiara Appendino: «Siamo entusiasti di questo progetto. Torino è pronta ad ospitare gli atleti Special Olympics, una delle realtà più belle che ho conosciuto in questi anni come sindaca…veramente una comunità meravigliosa. I valori rappresentati da Special Olympics sono un esempio per tutti, specialmente per le generazioni future».
Fonte: Torino Today