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09 / 09 / 2020

Concerto “PlayforEzio” per celebrare il maestro Ezio Bosso

Torino, un concerto a podio vuoto in memoria di Ezio Bosso che domenica avrebbe compiuto 49 anni

 

Evento pubblico all’Auditorium Rai organizzato dal presidente dell’associazione Apertis Verbis, Andrea Catizone

 

Alla Conferenza stampa presso il Palazzo della Regione, in Piazza Castello, ore 13:00 sono intervenuti: l’assessore regionale Vittoria Poggio, la sorella di Ezio Bosso, Ivana Bosso, Andrea Catizone presidente dell’ Associazione Apertis Verbis e Assessore del comune di Torino Marco Giusta.

 

Un concerto in memoria di Ezio Bosso, l’artista torinese – contrabbassista, pianista, direttore d’orchestra – scomparso lo scorso 15 maggio dopo una lunga malattia. Domenica prossima – 13 settembre – Bosso avrebbe compiuto 49 anni, e per ricordarlo Regione e Comune di Torino promuovono un evento musicale, organizzato dall’associazione culturale Apertis Verbis, che si svolgerà dal vivo domenica alle 21 all’Auditorium Rai di via Gioacchino Rossini a Torino.

 

L’ingresso è gratuito per chi invierà una mail di accredito a info@eziobosso.com fino a esaurimento dei posti anche nel rispetto delle normative anti-Covid. “Per noi famigliari – dice la sorella Ivana Bosso – domenica è una data difficile. Mio fratello è entrato nella storia della musica e sono contenta che il suo compleanno sia celebrato con un concerto in un teatro aperto, perché abbiamo bisogno di tornare a teatro e sentire la musica dal vivo”.

 

Durante la sua carriera Bosso, che l’assessora regionale Vittoria Poggio ha definito “un’eccellenza piemontese”, si è esibito nei teatri di tutto il mondo, ha diretto colonne sonore e ottenuto riconoscimenti prestigiosi. “Anche lui nel 1980 si era iscritto nei nostri archivi di giovani artisti. Poi è diventato famoso in tutto il mondo ma ha sempre considerato Torino la sua casa anche artistica” dice l’assessore del Comune di Torino Marco Giusta, che annuncia un accordo con il Conservatorio di Torino per consentire ai giovani di esibirsi nelle biblioteche, nelle case del quartiere e nei luoghi pubblici della Città riconoscendo al Comune una cifra simbolica: “E’ un modo per sostenere la vocazione artistica dei giovani e per aiutarli a trovare la propria strada”.

 

Fonte: la Repubblica