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20 / 01 / 2021

Nel caos a Torino il trasporto comunale degli studenti disabili

Corse saltate e mezzi senza gasolio bloccano gli studenti disabili di Torino. Oggi è stata un’altra giornata di passione per le famiglie con disabili di Torino. Alcuni dei pulmini gestiti dalla ditta Tundo oggi non sono andati a prendere i ragazzi e gli operatori perché rimasti a secco e tra i genitori monta la rabbia. Sono 7 le linee rimaste ferme e in alcuni casi il trasporto è stato garantito attraverso delle corse in taxi che hanno sostituito i normali pulmini.

“La situazione è tornata a essere la stessa di due anni fa” denunciano le famiglie. “Queste persone si chiedono con terrore, tutte le mattine, che cosa riserverà loro la giornata: ritardi? Corse saltate? Figli “dimenticati” a scuola? Folli corse per andare a recuperare i figli all’uscita dalle lezioni? – denuncia il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano – Perché di questo parliamo: come se non bastassero le difficoltà quotidiane e la pandemia, le fatiche connesse a condizioni di disabilità dei figli e la paura che questi ultimi possano ammalarsi di Covid, ecco che si aggiungono i disservizi di Tundo”.

Le opposizioni chiamano in causa la giunta Appendino perché il timore era legato soprattutto all’ipotesi di una crisi di liquidità smentita però da Tundo stessa. L’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino, ha ricevuto le segnalazioni dei disservizi e monitorato la situazione: le linee coinvolte oggi sono state 7 su circa 35. “Ma 5 sono state recuperate dalla ditta Ghime (la ditta che gestisce le linee, ndr) che ha saputo far fronte all’emergenza autorizzando mezzi sostitutivi e con garanzie di sicurezza – fanno sapere da Palazzo Civico – La città ha chiesto un rapporto a Ghime sull’accaduto per accertare le responsabilità e applicare le penali previste un caso di disservizio”.

Il proprietario della società, Enrico Tundo, però smentisce la ricostruzione delle famiglie e dei dipendenti: “Non esiste un problema, semplicemente o qualche autista o qualcuno dei gestori ieri si è dimenticato di segnalare che mancava il gasolio in tre mezzi – racconta Tundo – Questa mattina questi tre pulmini erano a secco e appena ci hanno informato siamo intervenuti e abbiamo risolto la situazione”.

Magliano però attacca: “I problemi arrivano da lontano e dipendono da come è stato concepito il servizio e da come sono state sviluppate le procedure. Le lettere di scuse della Giunta? Servono a poco. Servirebbe, invece, un nuovo modello per l’intero Servizio di trasporto per le persone con disabilità. Torino merita di meglio di questa situazione desolante”.

Tra i lavoratori monta la protesta: “La situazione è insostenibile” attaccano. Una posizione condivisa dalla vicecapogruppo del Pd, Chiara Foglietta: “Lo sta diventato sia per i fruitori del servizio sia per i dipendenti stessi: chiederò chiarimenti nel primo Consiglio comunale – annuncia – Avevo già chiesto conto in aula di quanto sta accadendo, ma l’amministrazione comunale non risponde nemmeno alle email”.

Fonte: informa disABILE