Image
07 / 08 / 2020

Obbligo tamponi per i centri diurni per persone con disabilità.

Comunicato stampa: Tamponi obbligatori per la riapertura dei centri diurni per persone con disabilità, dopo la chiusura imposta dalla pandemia.

Tamponi e controllo dello stato di salute ogni giorno prima dell’ingresso e poi all’uscita. Sono queste alcune delle regole con cui potranno riaprire in Piemonte i centri diurni per persone con disabilità.
A Torino sono attivi circa 90 progetti di centri diurni. Le persone che frequentano i centri diurni di Torino sono un buon migliaio, e altrettante le famiglie che hanno vissuto le loro difficoltà in una fase che aveva visto la riduzione delle attività loro offerte.
Riduzione e non interruzione, hanno precisato gli uffici dei Servizi sociali, perché quasi un terzo dei cittadini hanno potuto usufruire di attività in presenza e per tutti si è riusciti a mantenere un legame tramite attività a distanza, ma ora occorre ripartire.
La Regione Piemonte, il 19 giugno scorso, ha varato il piano territoriale per la riapertura dei centri diurni per persone con disabilità e nei giorni successivi il Comune di Torino ha scritto a enti gestori e cooperative dando indicazioni sulle modalità di presentazione dei progetti per riaprire i centri da loro gestiti: la riapertura è possibile se tutti i fruitori del centro effettuano un tampone per verificare la negatività all’infezione da Covid-19.
Attualmente il tampone naso-faringeo viene eseguito, con metodiche di biologia molecolare, ricercando l’RNA virale che è presente nella fase iniziale e acuta della malattia.
Sottoporre a questo tipo di esame molti giovani con diversi tipi di disabilità, significherebbe intervenire con una pratica troppo invasiva e molte famiglie potrebbe decidere di non far riprendere le attività ai propri figli.
Il test sierologico potrebbe essere una valida alternativa, non invasiva che permetterebbe di verificare l’avvenuta esposizione al virus, e solo in un secondo momento, in caso di esito positivo potrebbe richiedere un approfondimento con il tampone, non creando quindi disagio per nessuno.
Il solo test tramite tampone per una reale sua efficacia andrebbe, inoltre, ri-effettuato più volte per monitorare il permanere dello stato di negatività, confermando l’inefficacia della procedura individuata.